foto da mondonews.24
Sembra che la telenovella "Daniele De Rossi" stia per concludersi con una bel accordo di prolungamento del contratto, diventando cosi l'ennesima bandiera giallorossa "a vita", come soltanto noi romanisti sappiamo fare e capire. Tutto ciò per il dispiacere di molti detrattori, antiromani e pseudo-romanisti, controcorrentisti, qualunquisti e finti moralizzatori.
Questo è quello che si evince dalle ultime dichiarazioni del giocatore, questo quello che si è capito dopo il gol importantissimo di Catania, dove "Capitan Futuro" ha sventolato la maglia in aria come una bandiera: su queste cose noi romanisti non osiamo scherzare.
Già immagino la delusione di questi "gatti neri", che dai tempi di Bruno Conti, passando per Giannini, fino ai giorni di Francesco Totti, hanno sempre tentato (invano) di buttare benzina sul fuoco nelle questioni interne "giallorosse".
Tutto finito? Finalmente possiamo tornare ad avere sogni tranquilli? Manco per niente, ecco che oggi da un prestigiosissimo sito che si occupa di calcio italiano ed internazionale, spunta un altra "presunta" grana in casa romanista.
Non solo De Rossi, quando rinnova Sabatini?
L'inizio fa cosi...
A Roma tiene sempre banco la telenovela sul contratto di De Rossi, ma poco risalto si è dato sino ad oggi alla questione Walter Sabatini. Anche la posizione del direttore sportivo è assai in bilico. Ha il contratto in scadenza tra sei mesi, e già lo scorso nomembre ha ricevuto una proposta dalla Fiorentina, rifiutata. Al momento. Di solito, infatti, il lavoro della dirigenza viene valutato di anno in anno, ma qui i tempi si accorciano e del suo rinnovo si dovrà iniziare a discuterne da febbraio-marzo.
Adesso mi chiedo una cosa molto semplice: ma dove sta la notizia? Dove sono gli elementi che collegano il caso De Rossi (se di caso si può parlare) con la (presunta) questione Sabatini?
Poi mi chiedo: ma secondo voi, onestamente, una persona intelligente (e qualificata) come Sabatini, che in tutta la sua carriera da dirigente sportivo NON HA MAI lavorato in una piazza cosi prestigiosa ed importante come quella della Roma, nemmeno quando era a pagamento della "S.S. Quaglie", può prendere seriamente in considerazione un trasferimento alla FIORENTINA? Una società che, con tutto rispetto, dai tempi di De Sisti e Pecci non ne azzecca una? In una società dove "tutti vogliono scappare" e Sabatini "molla" la Roma per guadagnare 30 denari in più?
Al direttore sportivo giallorosso non gli pare vero di poter lavorare a Trigoria, ed ecco che viene sbattuta in prima pagina la non-notizia. Una storia già vissuta e ben nota qui nella Capitale.
A questi signori vorrei lanciare un messaggio: dateve 'na carmata! Fatevene 'na ragione. I tempi sono cambiati. Dopo i gloriosi anni passati sotto la gestione della Famiglia Sensi, arrivati alla fine c'è stata una svolta epocale per il calcio italiano: la Roma, una delle 5 sorelle del calcio nostrano con il maggior seguito insieme a Milan, Inter, Juventus e Napoli, è stata ceduta ad un gruppo di imprenditori di successo statunitense, già noti nel mondo finanziario e sportivo di quel Paese, e che hanno tutto ben chiaro in testa: il marchio AS Roma va capitalizzato al livello mondiale, costruendo una classe dirigente all'avanguardia, acquistando e puntando su giocatori giovani di talento e programmando una strategia sportivo & finanziaria di lunga durata.
Sono arrivati giocatori del calibro di Erik Lamela, Osvaldo, Bojan Krcic, Pjanic, Gago e Stekelenburg, soprattutto grazie a Sabatini e voi pensate seriamente che se ne vuole andare alla Fiorentina? Sta trattando Marquinho (quasi fatta) e Casemiro, ed il nostro direttore sportivo vuole abbandonare per il club toscano? A fare cosa? A tirare su di morale i Della Valle?
Ma comunque è una cosa risaputa, anche se mi sorprende tutte le volte: l'Italia è il Paese del "non-giornalismo" d'autore.