lunedì 30 gennaio 2012

Marquinho, e adesso sorprendici


Il tormentone in casa giallorossa è finito: l'AS Roma ha depositato in Lega il contratto di Marquinho; l'ex Fluminense arriverà in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di Euro.
Il centrocampista brasiliano era giunto a Roma alcuni giorni fa per le visite mediche, anche se le due società non avevano ancora trovato un accordo sulla cifra da stabilire per il riscatto. Marquinho nel frattempo è rientrato in Brasile per il disbrigo di pratiche inerenti al suo trasferimento in Italia.

Marquinho, ora sorprendici.
I giudizi sul calciatore non sono stati molto favorevoli. Alcuni esperti di calciomercato (Alberti) lo hanno definito "giocatore inutile per la Roma". I tifosi sono scettici o comunque ne parlano poco: attendevano il più blasonato Casemiro, è arrivato il più sconosciuto Marquinho. Molti lo hanno definito un acquisto di ripiego.

Il giocatore, invece, pare avere le idee molto chiaro. "Questa è l'occasione della mia carriera. Nei prossimi cinque mesi voglio dimostrare tutto il mio valore, giocarmi le mie chances e convincere i dirigenti romanisti a tenermi", cosi in un intervista rilasciata a Il Tempo.

Centrocampista molto tecnico, sicuramente può ricoprire più ruoli, e non si esclude che possa occupare un posto da esterno, dove la Roma è stata obbligata a ripiegare con Rosi e Taddei, che non sono proprio il massimo della vita. Riuscirà Marquinho a fare di meglio?

Ancora 24 ore alla fine del mercato e i tifosi reclamano un altro acquisto, o forse due: un attaccante vice-Osvaldo ed un altro difensore centrale.

Per Pizarro alla Juventus è una questione di ore: con l'arrivo di Marquinho difficilmente troverà spazio nella Roma, tra l'altro già scavalcato da Greco e Simplicio.

In partenza anche Okaka e Caprari (in prestito rispettivamente al Parma e Pescara, con diritto di riscatto della metà a loro favore).


domenica 29 gennaio 2012

Roma vs Bologna 1-1: i soliti limiti

Una premessa importante: parlare da tifoso è molto facile anche perché quando giudichiamo la nostra squadra del cuore, sbagliando, non ci preoccupiamo mai di faccende extra-calcistiche, come la gestione dei conti finanziari societari ecc.. Se i soldi in cassa ci sono o no, per noi non conta. Vogliamo il nostro club sempre pieno zeppo di campioni e vincere ogni gara ad ogni costo.

Questa premessa è dovuta, perché la critica principale che va fatta a James Pallotta & co. è quella di essere rimasti immobili nel cosiddetto mercato "di riparazione" che terminerà tra pochi giorni.

Nella partita odierna contro il Bologna si è visto chiaramente che la Roma, in questo momento, seguendo i moduli tattici di Luis Enrique, non potrà lottare per lo scudetto... e non lo potrà fare neanche la prossima stagione, almeno che i nuovi proprietari statunitensi non decidano di acquistare a luglio almeno 4 giocatori molto talentuosi per completare la rosa giallorossa.

Pablo Daniel Osvaldo si è infortunato seriamente e non è stato sostituito. Per almeno altre 3 settimane resterà fuori a guardare, proprio nel momento in cui si decide il futuro sportivo della Roma: dentro o fuori la zona Europa. Osvaldo non è certo un fuoriclasse, ma sicuramente è un giocatore importantissimo e alquanto unico per le esigenze tattiche del tecnico spagnolo. Non rimpiango certamente la cessione di Borriello, giocatore sopravvalutato e del tutto inutile in questa Roma targata Luis Enrique, tuttavia è inspiegabile che dopo i primi 4 mesi di stagione, al di la dell'infortunio dell'attaccante italo-argentino, nella Roma nessuno abbia pensato di trovare un  suo sostituto in attacco? Osvaldo e Stekelenburg sono gli unici giocatori della Roma che "non hanno un sostituto" in panchina: fuori loro, incombe il panico tra i tifosi giallorossi. 


Possibile che quello che abbiamo visto noi tifosi, non lo hanno visto a Trigoria? Che Bojan poco c'entra con Osvaldo? Che Lamela è sicuramente un grandissimo trequartista, ma non è un centravanti? Che lo stesso Totti, dal punto di vista anagrafico, non potrà garantire più di un certo numero di presenze in attacco?

Se proprio Luis Enrique crede cosi tanto nella coppia Borini-Bojan e non vuole altri innesti in attacco, ma allora perché non si sono affrettati di portare a Roma almeno un centrocampista offensivo e di sicuro talento come il 19enne Nemaja TOMIC del Partizan di Belgrado? Invece, ecco che abbiamo ripiegato con il 25enne MARQUINHO, definito da molti addetti ai lavori un "calciatore normale" e che comunque non è ancora stato ufficializzato.

Vogliamo parlare del reparto difensivo? Con Burdisso "fuori uso" fino a termine della stagione, i tifosi della Roma devono sperare che non succeda niente al duo Heinze-Juan, perché l'unica alternativa si chiamerebbe Kjaer!  Orrore! Ancora non è molto chiara la sua situazione contrattuale, ma mi auguro di cuore che non sia stato preso dal Wolfsburg con l'obbligo di riscatto.

Adoro Francesco Totti, calciatore immenso e bandiera indiscussa, ma possibile che i calci piazzati li deve tirare sempre lui? Posso capire che fino all'ultima stagione la Roma scarseggiava in quel ruolo e nessuno meglio di lui poteva prendersi la responsabilità di calciarli. Ma da quest'estate ci siamo attrezzati alla grande: oggi, finalmente, Pjanic ha avuto l'onore di tirarne uno ed è uscito fuori un gol capolavoro. Nessuna sorpresa per i francesi, che lo conoscono bene: Pjanic a Lione ha avuto un maestro eccezionale, tale Juninho, considerato il miglior tiratore di punizioni degli ultimi 25 anni. Ma lo stesso Gago o Lamela hanno delle capacità balistiche sui calci piazzati di tutto rispetto.

Il mercato è aperto, anche se per poco, e la speranza è ultima a morire: Mr. James Pallotta, please "portace du' campioni!"


Pagella del dopo gara:
Stekelenburg 8
Juan 6
Heinze 7
Rosi 5
Taddei 5.5
Gago 6.5
Greco 5.5 (Simplicio 6)
Pjanic 7 (Perrotta s.v.)
Totti 6 
Lamela 5.5 (Bojan 4)
Borini 5.5 

lunedì 23 gennaio 2012

Meraviglioso Borini: un passo verso il destino!


                                              foto da www.calciomercatoweb.ti (Getty Images)

Una notizia importante per i tifosi giallorossi: la Roma ha acquistato dal Parma la metà del cartellino di Fabio Borini, passando cosi dalla formula del prestito semplice a quella della comproprietà.

Giunto quest'estate in prestito dal Parma, in pochissimo tempo l'ex attaccante del Swansea City con la sua grinta e voglia di imparare ha convinto tutti: tifosi, società e soprattutto Luis Enrique. Punto fermo della nostra U21, i dirigenti giallorossi non ci hanno messo molto per trovare un accordo con Leonardi, direttore generale del Parma.

4,6 milioni di Euro per la metà, queste le cifre. Si sta ancora discutendo sull'eventuale diritto di riscatto a favore dei giallorossi mentre al Parma andrà in prestito l'eterna promessa Stefano Okaka (che prima di lasciare Trigoria ha rinnovato con la Roma fino al 2016): dopo tanti trasferimenti (anche in Inghilterra), forse questa è la volta buona che il giovane attaccante di colore riesca finalmente a mostrare tutto il suo talento.

Ma noi tifosi, dopo la comproprietà ottenuta di Fabio Borini, ci aspettiamo ancora un piccolo sforzo dal mercato romanista: la squadra è finalmente competitiva; sta girando che è una bellezza. Bene le cessioni di Borriello, accettabile anche quelle eventuali di Pizarro e Cassetti, e forse dopo le conferme di Greco e Simplicio possiamo rinunciare anche a Perrotta (il Bologna e Fiorentina sono alla finestra), però ci vorrebbero 2-3 inserimenti per dare continuo al progetto iniziato quest'estate: un centrocampista (Marquinho?), un difensore (Corluka?) e soprattutto un attaccante tuttofare (Sebastian Leto?)

sabato 21 gennaio 2012

211, Un record da vero Capitano

                                                        foto da www.ciaosport.it

Il primo tempo è appena terminato e la Roma ha realizzato 3 reti in soli 10 minuti senza lasciare una mezza palla gol all'avversario. I giallorossi sono usciti dallo spogliatoio con convinzione senza sbagliare nulla. Grande pressione e tutti pronti a creare profondità, ma la notizia più bella è stata l'aggancio e successivo sorpasso di Francesco Totti al record di Nordhal (ex calciatore del Milan): gol nr. 210 dopo soli 4 minuti ed il nr. 211 (viziato da un fuorigioco) che portano il Capitano della Roma in cima alla storia: 211 reti in Serie A con la stessa maglia. Mai nessuno come lui.

martedì 17 gennaio 2012

Marquinho, top o flop?

                                              foto da www.romagiallorossa.com

Qualche settimana fa sembrava tutto finito. A dire di alcuni giornalisti, il Fluminense avrebbe bruscamente rifiutato l'offerta della Roma, pare di 7 milioni di Euro. Troppo pochi secondo i brasiliani. Addirittura, notizia di qualche giorno fa (e tutta da verificare), le trattative si erano bloccate perché il Fluminense non era riuscito a trovare un sostituto per Marquinho (ma non era tutto finito qualche settimana fa? Boh!). 

Ed invece, come ha "quasi" confermato sabato sera Franco Baldini davanti ai microfoni di Sky, il giocatore interessa molto alla Roma e le trattative sono già ad un buon punto, ma non si può ancora definire un giocatore dell' AS Roma.

Alcuni siti sportivi lo danno già per certo, è probabilmente sarà cosi. Il Corriere dello Sport di oggi lo ha stroncato senza possibilità d'appello: giocatore normale che non serve alla Roma, occupa un posto "prezioso" da extracomunitario e non soddisfa del tutto Luis Enrique. Sarà vero? 

L'agente FIFA e esperto di calcio sudamericano, Sabatino Durante, intervenendo in radio su "Manà Manà Sport" lo ha definito "più forte di Jose Angel, il vero erede di Cafù". Ma non era un centrocampista? 

Staremo a vedere.

Intanto che i dettagli tecnici del giocatore:
Marco Antonio de Mattos Filho, detto "Marquinho" è nato il 3 luglio 1986, gioca nel Fluminense dal 2009 con 155 partite e 17 reti. Non ha mai esordito nella Selecao, ma questo vuol dire poco, considerando l'enorme bacino di campioni che provengono dal Brasile, non giocare nella propria Nazionale non significa non poter emergere nel nostro Campionato.

Dovrebbe venire con la formula del prestito gratuito e diritto di riscatto a favore della Roma.





lunedì 16 gennaio 2012

Sabatini, il non giornalismo...continua

                                          foto da mondonews.24


Sembra che la telenovella "Daniele De Rossi" stia per concludersi con una bel accordo di prolungamento del contratto, diventando cosi l'ennesima bandiera giallorossa "a vita", come soltanto noi romanisti sappiamo fare e capire. Tutto ciò per il dispiacere di molti detrattori, antiromani e pseudo-romanisti, controcorrentisti, qualunquisti e finti moralizzatori.

Questo è quello che si evince dalle ultime dichiarazioni del giocatore, questo quello che si è capito dopo il gol importantissimo di Catania, dove "Capitan Futuro" ha sventolato la maglia in aria come una bandiera: su queste cose noi romanisti non osiamo scherzare.

Già immagino la delusione di questi "gatti neri", che dai tempi di Bruno Conti, passando per Giannini, fino ai giorni di Francesco Totti, hanno sempre tentato (invano) di buttare benzina sul fuoco nelle questioni interne "giallorosse".

Tutto finito? Finalmente possiamo tornare ad avere sogni tranquilli? Manco per niente, ecco che oggi da un prestigiosissimo sito che si occupa di calcio italiano ed internazionale, spunta un altra "presunta" grana in casa romanista.

 Non solo De Rossi, quando rinnova Sabatini?

L'inizio fa cosi...

A Roma tiene sempre banco la telenovela sul contratto di De Rossi, ma poco risalto si è dato sino ad oggi alla questione Walter Sabatini. Anche la posizione del direttore sportivo è assai in bilico. Ha il contratto in scadenza tra sei mesi, e già lo scorso nomembre ha ricevuto una proposta dalla Fiorentina, rifiutata. Al momento. Di solito, infatti, il lavoro della dirigenza viene valutato di anno in anno, ma qui i tempi si accorciano e del suo rinnovo si dovrà iniziare a discuterne da febbraio-marzo.

Adesso mi chiedo una cosa molto semplice: ma dove sta la notizia? Dove sono gli elementi che collegano il caso De Rossi (se di caso si può parlare) con la (presunta) questione Sabatini?

Poi mi chiedo: ma secondo voi, onestamente, una persona intelligente (e qualificata) come Sabatini, che in tutta la sua carriera da dirigente sportivo NON HA MAI lavorato in una piazza cosi prestigiosa ed importante come quella della Roma, nemmeno quando era a pagamento della "S.S. Quaglie", può prendere seriamente  in considerazione un trasferimento alla FIORENTINA?  Una società che, con tutto rispetto, dai tempi di De Sisti e Pecci non ne azzecca una? In una società dove "tutti vogliono scappare" e Sabatini "molla" la Roma per guadagnare 30 denari in più?

Al direttore sportivo giallorosso non gli pare vero di poter lavorare a Trigoria, ed ecco che viene sbattuta in prima pagina la non-notizia. Una storia già vissuta e ben nota qui nella Capitale.

A questi signori vorrei lanciare un messaggio: dateve 'na carmata! Fatevene 'na ragione. I tempi sono cambiati. Dopo i gloriosi anni passati sotto la gestione della Famiglia Sensi, arrivati alla fine c'è stata una svolta epocale per il calcio italiano: la Roma, una delle 5 sorelle del calcio nostrano con il maggior seguito insieme a Milan, Inter, Juventus e Napoli, è stata ceduta ad un gruppo di imprenditori di successo statunitense, già noti nel mondo finanziario e sportivo di quel Paese, e che hanno tutto ben chiaro in testa: il marchio AS Roma va capitalizzato al livello mondiale, costruendo una classe dirigente all'avanguardia, acquistando e puntando su giocatori giovani di talento e programmando una strategia sportivo & finanziaria di lunga durata.

Sono arrivati giocatori del calibro di Erik Lamela, Osvaldo, Bojan Krcic, Pjanic, Gago e Stekelenburg, soprattutto grazie a Sabatini e voi pensate seriamente che se ne vuole andare alla Fiorentina? Sta trattando Marquinho (quasi fatta) e Casemiro, ed il nostro direttore sportivo vuole abbandonare per il club toscano? A fare cosa? A tirare su di morale i Della Valle? 

Ma comunque è una cosa risaputa, anche se mi sorprende tutte le volte: l'Italia è il Paese del "non-giornalismo" d'autore.

lunedì 9 gennaio 2012

Amauri, pericolo scampato

Un sospiro di sollievo dopo aver sentito le dichiarazioni di Marotta, direttore sportivo della Juventus, a margine dell'incontro a Fiumicino tra FIGC, Club di Serie A e arbitri: "Amauri alla Roma? Non abbiamo avuto nessun contatto con la società".

Grazie! Infatti, la scelta di Amauri in maglia giallorossa, sparato in prima pagina dai maggiori quotidiani e siti sportivi nazionali, non aveva alcuna logica. D'accordo è fuori rosa, va bene la Roma ha perso Osvaldo per due mesi, tutto giusto, ma che centra Amauri? Tecnicamente è la brutta copia di Borriello, che è stato venduto proprio alla Juventus perchè Luis Enrique (a torto o ragione) non lo vedeva proprio.... nemmeno quando Osvaldo era indisponibile. Quindi? Perchè insistere su un nome quando è chiaro che non "c'azzecca" niente con il modulo di gioco del tecnico asturiano? 

Comunque, proprio mentre l'interesse su Amauri viene categoricamente smentito, un nuovo nome da buttare in prima pagina è già stato individuato: Maxi Lopez, centravanti argentino del Catania.

A dire il vero questo nome è stato già segnalato nel mio blog come una delle opzioni gradite a Luis Enrique. La considero una scelta valida e più credibile: 27enne, esperienza internazionale, centravanti di movimento, ottimi piedi, accostato più volte a grandi club come Milan e Juventus... quindi ideale per Luis Enrique.

Interessante anche Mattia Destro, attaccante del Siena in prestito dal Genoa, classe 1991. Si, proprio quel Destro che ha "giustiziato" le Quaglie nell'anticipo di Sabato. Ha esordito in Serie A con la maglia del Genoa nella stagione passata realizzando 2 reti, niente male per un ventenne. In questa stagione con la maglia del Siena è già a quota 7! Un calciatore molto interessante ...e per di più italiano!

domenica 8 gennaio 2012

Roma - Chievo, il sogno continua

Dopo aver visto gli anticipi di sabato con la "scoppola" subita dalle Quaglie da un modestissimo Siena ed il 5-0 dell'Inter sul Parma,  ho pensato, aihmè, vuoi vedere che il cenone di San Silvestro farà un brutto scherzo anche alla Roma? 

Maddeche! La Roma ha continuato esattamente da dove si era fermata prima dello stop natalizio: gran bel gioco, elegante e soprattutto convincente.

Inutile il tentativo del tecnico Di Carlo di imbrigliare i giallorossi con il classico 4-3-3 e pressing alto, anzi, dopo soli dodici minuti già 5 calci d'angolo a favore per la Roma e soltanto grazie ad un grande Sorrentino il risultato era ancora sullo zero a zero (super l'intervento su Pjanic). 

La Roma ha vinto grazie a due calci di rigore, è vero, ma erano meritatissimi (frutto di un pressing asfissiante) ed almeno altri 2 gli sono stati negati, questo a dimostrare il dominio dei giallorossi per l'intero match.

Simplicio, ancora titolare ha sostituito Pjanic, che a sua volta è andato a fare il trequartista. Totti torna al suo vecchio ruolo di attaccante, affiancando Bojan Krcic, un fulmine e deciso sul secondo rigore. Ancora (ennesima) grande prestazione di Erik Lamela: Sorrentino gli nega un gol dalla distanza dopo pochi minuti, ma è proprio lui a causare il primo calcio di rigore...inarrestabile. 

Daniele De Rossi ancora in difesa a fare il terzo centrale, ed ancora una volta tra i migliori in campo; Juan non sbaglia niente e anche Jose Angel, che torna titolare, finalmente convince tutti...anche quando rientra per difendere.

Una Roma veramente bella e domenica prossima si va a Catania dove negli ultimi anni vincere è stato quasi impossibile. La squadra troverà come sempre un tifo avversario molto ostile, ma per noi romanisti questa volta sarà come un derby del cuore: ci aspetta Vincenzino Montella, il bomber dell'ultimo scudetto, ora allenatore del Catania.

Tuttavia, malgrado la bella prestazione di Bojan Krcic, la Roma ha  urgentemente bisogno di un centravanti diverso dall'ex blaugrana. Se ci fosse la possibilità si dovrebbe prendere un altro attaccante al posto di Osvaldo: uno che garantisce più centimetri in attacco. Sembrerebbe purtroppo sfumata la possibilità di arrivare a Quagliarella, definito "incedibile" dal direttore sportivo bianconero, Marotta (che intanto si è frantumato lo zigomo durante la gara odierna contro il Lecce). Tra i nomi caldi spunta anche quello dell'argentino Maxi Lopez, attualmente in forza al Catania.

Voci di mercato

Mentre siamo in attesa di conoscere gli sviluppi (positivi?) sulla vicenda De Rossi, la Roma sul mercato si sta muovendo sotto traccia.

L'agente di Casemiro ha confermato che "la Roma è l'unica squadra italiana con cui è in trattazione", anche se qualche quotidiano ha fatto circolare la voce di un forte interessamento delle "Quaglie", visti i buoni rapporti con il Sao Paolo (vedi Hernanes, Diaz ecc.).

Nessuna novità sul fronte attaccanti: Luis Enrique pare non essere interessato a sostituire Osvaldo; non ne vede la necessità anche perchè, come confermato dallo stesso tecnico spagnolo, Borriello non giocava neanche quando Osvaldo era indisponibile. Oggi contro il Chievo, come anticipato anche in questo blog, sarà Bojan al centro dell'attacco. Comunque, resta calda la pista che porta a Quagliarella.

Con la Juventus resta aperta la questione Pizarro, che è stato esplicitamente richiesto da Conte. Tutto si potrebbe sbloccare la prossima settimana, con il rientro del giocatore dal Cile dove si è recato per gravi motivi familiari. Il centrocampista potrebbe essere la carta vincente per arrivare al prestito di Quagliarella.

Okaka oramai certo di partire, attende un segnale dai dirigenti giallorossi. Parma resta in pole-position (potrebbe rientrare nella trattativa per confermare a titolo definitivo Borini alla Roma). Dall'estero ci sono interessamenti da parte dei svizzeri del Young Boys e i francesi del Nizza, ma tutto fa pensare che alla fine la spunterà Leonardi.

Il giovane Caprari alla corte di Mr. Zeman: tutto deciso e si attende l'ufficialità già da domani. L'infortunio di Osvaldo ha fatto si che l'annuncio slitterà di qualche giorno. Il talentuoso attaccante della primavera giallorossa può trasformarsi in una grande realtà sotto la guida del tecnico boemo. Magara.

Infine, ecco la chicca dell'espertologo mangia-allenatori Zamparini, patron del Palermo ai microfoni di Sky prima della gara contro il Napoli (persa per 1:3) : "Amauri al Palermo? Credo che vada alla Roma. E' una mia supposizione. Amauri può sostituire Osvaldo nel migliore dei modi".

sabato 7 gennaio 2012

La Storia - 1934/35 - Orgoglio Giallorosso





                             foto da wikipedia


I nomi, date e gli aneddoti riportati nelle pagine storiche sono state riprese dal libro "La Roma Una Leggenda" - Editrice II Parnaso Via Nizza, 100 Tel. 06.85.30.10.05

"Il 10 giugno 1934 la Nazionale Italiana di calcio piegava a Roma, nei tempi supplementari, la formidabile squadra cecoslovacca, aggiudicandosi il titolo di campione del mondo. Guaita fu l'ala destra e Ferraris IV uno dei mediani della formazione varata da Pozzo. Il trionfo italiano lasciò la bocca amara a molti avversari delusi, e tra questi l'Olanda. 

Gli olandesi, rientrati ad Amsterdam, spedirono un telegramma di sfida alla Roma per una partita da giocarsi subito, destinando l'incasso al fondo per le olimpiadi.
La Roma partì subito e venne accolta in Olanda con freddezza. Le fu opposta in blocco la Nazionale olandese che aveva partecipato ai mondiali, tranne il portiere ed uno dei terzini che avevano deluso. Ma la Roma, alla presenza di 40.000 spettatori annichiliti, vinse incredibilmente 4-1. Guaita (2), Scopelli (2) e Costantino furono gli autori dei gol.

La folla, dapprima ostile, fu sopraffatta dalla bravura dei giallorossi e alla fine scoppiò un lungo applauso, che durò per tutto il periodo in cui i giocatori della Roma si abbracciarono al centro del campo. I dirigenti olandesi, commentando il risultato durante il banchetto ufficiale, apparvero costernati e cercarono di consolarsi: "Certamente in Italia non c'è un altra squadra capace di fare quello che ha fatto oggi la Roma", esclamarono con enfasi.

"Vi sbagliate", ribattè secco il direttore sportivo Biancone, alzando il suo calice per la replica. Volle rispondere da buon romanista, ma soprattutto da buon italiano: "La Roma è stata la quinta in classifica nell'ultimo campionato. Il che vuol dire che oggi in Italia esistono almeno 4 squadre che, qui ad Amsterdam, avrebbero fatto una figura migliore di noi".

De Rossi, il non giornalismo

                                                           foto asromaultras.org

Sarà la voglia di protagonismo? La mancanza di altre notizie importanti su cui parlare? L'obbligo di coprire un intera trasmissione o di riempire la pagina di un giornale? Non è dato saperlo, ma una cosa è sicura: quello che sta accadendo intorno al nome di Daniele De Rossi dimostra ancora una volta che ogni tifoso dovrebbe essere giornalista di se stesso e prendere le distanze da quello che viene riportato "con molta leggerezza" da illustri giornalisti, esperti di calcio e media nazionali. Il "trucco" è sempre lo stesso: spacciare notizie per certe usando il condizionale, cosi, se la notizia dovesse essere infondata, la difesa scatta automaticamente "eh va beh, era soltanto un ipotesi". Se invece dovesse rivelarsi giusta "vedi? lo avevo detto".  Comunque vada, chi ha buttato la notizia in prima pagina ne esce fuori "pulito" e nelle migliori delle ipotesi diventa "un mago dell'informazione".


La mia opinione su questa storia è molto semplice: non sono a conoscenza di dati certi sulle possibilità economiche effettive della società AS Roma; non posso sapere se James Pallotta & co. sono in grado di poter spendere una cifra esorbitante per trattenere Daniele De Rossi a Roma. Ma su una cosa possiamo essere tutti d'accordo:  ognuno ha il diritto di farsi quattro conti in tasca, e decidere autonomamente sul proprio futuro accettando o meno eventuali offerte di lavoro che ritiene vantaggiose, senza dover dare troppe giustificazioni a chi non è direttamente coinvolto. Tuttavia, se c'è una cosa che non accetto è quando si gioca sui sentimenti dei tifosi, quelli (tanti) che fanno sacrifici per potersi permettere un abbonamento allo stadio, o quelli che comprano una maglia originale costosissima della Roma per fare felice il proprio figlio; quelli che come me già dai tempi di "Stream" pagano mensilmente una quota  importante per il digitale pur di non perdersi nemmeno una mezza partita della "Magica". Questi tifosi vanno rispettati, soprattutto, dai diretti interessati: giocatori e società.


Tifare Roma è una cosa speciale che nessuno al mondo potrà mai capire, se non nasci romanista. Siamo l'unica squadra al mondo dove i campioni nati in casa, diventati famosi a livello mondiale, non vogliono lasciare la propria squadra del cuore rinunciando anche a tantissimi soldi: i Di Bartolomei, i Bruno Conti, i Giannini, i Totti... sono "cosa nostra". Quello che per "voi" è un eccezione, per "noi romanisti" è come mangiare un cornetto a colazione: la totale normalità. 
Ho la netta sensazione che da anni c'è questa voglia spasmodica da parte di alcuni personaggi che sono lontani dai colori giallorossi di voler "interrompere" questa nostra normalità. Come se ci fosse una sottile invidia nei nostri confronti per questa indistruttibile passione che ci distingue dagli altri. Basterebbe ricordarsi quello che è accaduto negli anni scorsi intorno al nome di Francesco Totti: alla fine di ogni stagione veniva data certa la sua "cessione" a squadre come il Real Madrid, Barcellona, Chelsea, Milan e addirittura alla "nemica" Juventus; le motivazioni identiche a quelle che leggiamo in questi giorno sul conto di Daniele De Rossi: Totti vuole vincere, Totti vuole guadagnare di più, Totti ha litigato con tizio, Totti è antipatico a caio, Totti prende lezioni d'inglese, i soldi ricavati dalla cessione di Totti servono per il mercato. Risultato? Totti è rimasto nella sua città e senza rimpianti, alla faccia di chi ha predicato il contrario. Questa è Roma: fatevene una ragione.


Purtroppo rispettabili giornalisti del calibro di Zazzaroni, Iacobelli, Damascelli, Sconcerti e tutti gli altri che vivono (o tifano) realtà diverse da quelle "romaniste", non hanno mai voluto accettare questa nostra "diversità", e continuano a commettere gli stessi errori di valutazione del passato, ovvero il non voler (o saper) mettersi nei panni di un calciatore di Roma, cresciuto nella Roma e tifoso della Roma.


A tutti loro vorrei ricordare uno striscione bellissimo che è presente in tutte le partite della Roma e che chiarisce una volta per sempre cosa significa essere tifoso "romanista".


foto da www.rssgcm.wordpress.com


Se De Rossi dovesse decidere di rimanere a vita nella Roma, come tutti noi romanisti ci auguriamo, questo non sarebbe affatto un gesto sprovveduto o di una persona con attitudini "provinciali" (come qualche giornalista importante del nord ama definirci, e senza neanche troppo nascondersi), no, assolutamente sbagliato: questa decisione, tanto logica per noi quanto strana per voi, sarebbe giustificata dal fatto che "essere giocatore e tifoso della Roma" è sinonimo di "qualcosa di speciale", che voi cari amici di "fuori le mura" non potete mai capire. E meno male.


Ho una mia idea personale su questa faccenda: credo che se le cifre siano effettivamente quelle apparse sui giornali (6 milioni di Euro), il giocatore deve firmare senza pensarci troppo sopra, altrimenti tutte quelle dichiarazioni negli anni passati e quei baci sulla maglia avranno un significato completamente distorto. La Roma lo vuole trattenere e su questo possiamo essere certi (le dichiarazioni di Baldini e James Pallotta in merito sono chiarissime). La società non gli sta offrendo "spiccioli", anzi, diventerebbe il giocatore più pagato della Roma, anche più del grande ed unico Francesco Totti.

In questi ultimi giorni mi sono divertito a "sfogliare" alcuni quotidiani online e/o ascoltando vari programmi radiofonici ed ecco cosa ho collezionato, un vero spasso:

5/1/2012

Marcello Lippi, ex ct della Nazionale, al TG1: "Credo che De Rossi lascerà la Roma, altrimenti avrebbe già firmato"
fonte www.romagiallorossa.com

La Stampa, quotidiano nazionale: Pato-De Rossi al PSG? Guadagnerebbe 9 milioni
fonte www.calciomercato.com

The Indipendent, quotidiano nazionale britannico: De Rossi prende lezioni d'inglese. Manchester City più vicino. L'insegnante del centrocampista sarebbe un ex osservatore del Manchester United.
fonte www.romanews.eu


6/1/2012

James Pallotta, maggiore azionista AS Roma "De Rossi? Con lui nessun problema economico"
fonte www.romanews.eu

Il Tempo, quotidiano nazionale: De Rossi verso il si con la clausola. 6 milioni con bonus. Inserita una clausola rescissoria da 10 milioni di Euro.
fonte www.romanews.eu

Skysport.com, emittente satellitare inglese: Daniele De Rossi snobba i soldi del City. La scelta motivata dal grandissimo attaccamento del centrocampista per i colori giallorossi.

7/1/2012

Franco Melli, giornalista da Radio-Radio: "Rossi firmerà con la clausola".

Indiscrezione di www.romagiallorossa.com: De Rossi-Real Madrid, più di una voce; per ora è soltanto un ipotesi che però potrebbe concretizzarsi, qualora Daniele De Rossi non rinnovasse con la Roma.


8/1/2012


Mario Sconcerti, giornalista, su Sky Sport: io credo che De Rossi andrà via, io me ne andrei, come me ne sono andato dalla mia città  perchè ho avuto un'offerta di lavoro migliore, anche se l'ho amata e continuerò ad amarla per sempre. Se De Rossi pensa che da un'altra parte potrà crescere meglio sia dal punto di vista economico che quello professionale, se ne deve andare e la città di Roma dovrebbe essere felice per lui.




mercoledì 4 gennaio 2012

Osvaldo, brutta tegola

                                                          foto fantamania.blogosfere.it


Una brutta tegola si è abbattuta in casa giallorossa. Neanche il tempo di "festeggiare" la cessione di Borriello, che ha permesso ai giallorossi di risparmiare almeno 1 milione di Euro, ecco che come una maledizione arriva il brutto infortunio ai danni dell'unico centravanti di ruolo rimasto a Trigoria: sospetta lesione ai flessori.

Nelle prossime 48 ore gli accertamenti definitivi sull'entità dell'infortunio, soprattutto per vedere se la Roma dovrà intervenire sul mercato di gennaio.

Osvaldo aveva sorpreso tutti (me compreso) dimostrando coi fatti di essere un attaccante di tutto rispetto e di meritare la maglia nr. 9 della Roma, come i grandi centravanti del passato.

Ma ora che succederà? La speranza è quella che l'infortunio dell'italo-argentino si riveli meno grave del previsto, ma se poi Osvaldo dovrà rimanere fermo almeno 2 mesi? Si tornerà sul mercato? Le prossime 48 ore saranno quelle decisive.

I tifosi giallorossi sono già abbastanza ansiosi perché temono la partenza di "Capitan Futuro" De Rossi (si parla di un'ultimo rilancio da capogiro del Manchester City: 200.000 Euro a settimana!), adesso ci mancava pure il forfait di Osvaldo.

Sui giornali già iniziano a rimbalzare notizie di attaccanti che potrebbero vestire la maglia giallorossa, uno su tutti: Amauri! (Please, not!).

Io penso invece che la Roma non andrà sul mercato per sostiuire Osvaldo, indipendentemente dall'entità dell'infortunio. Bojan Krcic verrà "promosso" titolare con Borini ed il gioiello Nicholas Lopez come soluzioni alternative.

Per sostituire Osvaldo ci vuole un attaccante con le sue stesse caratteristiche, ed il mercato non offre alternative "a poco prezzo" per un giocatore di questo tipo. La Roma non può affrontare un altra spesa importante per un reparto dove ha già investito molto (Bojan, Osvaldo, Lamela e Nico Lopez). Le priorità di mercato restano il centrocampo (Casemiro) ed il reparto difensivo (Savic e/o Uvini). Lo stesso Amauri sarebbe una brutta copia di Borriello, e quindi a cosa servirebbe? Soltanto a fare numero?

Però una soluzione ci sarebbe. L'unica che i giallorossi potrebbero prendere in considerazione, almeno fino a giugno. Mi riferisco a Quagliarella, ovvero l'attaccante della Juventus che ha perso il posto in prima squadra a favore di Vucinic e Matri. Se fino ad ora l'ex Udinese doveva vedersela soltanto con Del Piero per il ruolo di prima alternativa in attacco, ora si ritrova in casa un altro potenziale concorrente come Marco Borriello. Il rischio di ritrovarsi più volte in tribuna è molto elevato. La Juventus, dopo l'ex milanista, è in trattativa anche per portare Pizarro a Torino, pertanto, considerando "l'amore sbocciato" tra le due società, l'inserimento dell'attaccante napoletano in questo "affaire" non pare poi del tutto cosi impossibile. Anzi.

Daje Osvaldo!


lunedì 2 gennaio 2012

Nilmar, pericolo scampato

Dal sito forzaroma.info ho appreso con una certa gioia le dichiarazioni del centravanti brasiliano, con cui smentiva ogni eventuale possibilità di lasciare il Villareal verso un altro club.

Anzi, dall'intervista si evince che avrebbe addirittura declinata la proposta dell'AS Roma perché (udite, udite "lascerò il Villareal solo quando dimostrerò sul campo che merito certe offerte").

Caro Nilmar, faccio molta fatica a credere che tu abbia mai ricevuto "certe offerte", anzi, sono convintissimo che molte notizie sono state il frutto dell'immaginazione del tuo procuratore, ma se cosi fosse, ti ringraziamo vivamente di avere avuto l'onestà di declinarle: qui a Roma abbiamo bisogno di tante cose, tranne dell'ennesima bufala venuta dal Brasile.