domenica 6 maggio 2012

Roma vs Catania: Supertotti e tanti fischi

L'ultima partita davanti a propri tifosi rispecchia completamente la Roma di quest'anno: il solito Totti, e i soliti fischi. Il Capitano sbaglia un rigore e si riscatta con una splendida doppietta che però non servirà molto al risultato: 2-2 e addio sogni d'Europa. A Luis Enrique non riesce proprio niente. Tra l'altro la Roma di quest'anno è un film già visto. Tanto possesso palla e sempre lanciata in attacco. Non conosce mezze misure. Ancora una volta Luis Enrique insiste sulla coppia d'attacco inedita e "malfunzionante": Borini-Osvaldo. Ha dichiarato nel dopo partita che sarà onesto con se stesso, e se capirà che non potrà dare "qualcosa di positivo" a questa squadra, si dimetterà. Ma come può dare qualcosa di "positivo" se commette in continuazione gli stessi errori? La Roma è diventata più equilibrata in campo mettendo il Catania alle corde, proprio con l'uscita di uno dei due centravanti (Osvaldo), sostituendolo con Bojan Krcic. Era già accaduto altre volte, eppure ha riproposto sempre la stessa coppia in attacco.

Il tecnico spagnolo sembra "un pesce fuor d'acqua" e lo ha ammesso lui stesso anche in conferenza stampa nel dopo partita: chiedendosi se fosse realmente in grado di guidare un grande club dove pressioni e stress sono all'ordine del giorno.

Sabatini si sta guardando intorno, e fa bene. Capello, Villas Boas, Prandelli... i nomi più gettonati dai giornalisti sportivi. Zeman e Montella il sogno dei tifosi, Alberto De Rossi la soluzione interna... 

Totti difende Luis Enrique ed assicura che la squadra, tutta, sta dietro il tecnico asturiano. Come dagli torto? Credo che nella Roma mai un allenatore abbia fatto allenare "cosi poco" i calciatori come fa lo spagnolo. Mentre la Juventus va in ritiro, i giallorossi si presentarono a Torino qualche ora prima dell'incontro. Sarebbe questa la professionalità di un club di Serie A? 





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